Chi sono

Laureata con lode in Ingegneria Gestionale presso l’Università degli Studi di Palermo, con una tesi in Gestione dell’Innovazione Tecnologica, iscritta all’Albo degli Ingegneri di Trapani, oggi lavoro come freelance offrendo le mie conoscenze e le mie competenze in ambito di sistemi di gestione, sicurezza sul lavoro, reingegnerizzazione dei processi aziendali.

Da gennaio 2011 ho avuto modo di maturare esperienze lavorative in ambito manageriale presso la Pelm Consulting, società di consulenza con sede a Palermo, con riferimento a programmi di riorganizzazione aziendale, progettazione e implementazione di sistemi di gestione e sicurezza sul lavoro.

Ho collaborato, nel corso del 2013, con l’incubatore di Imprese ARCA dell’Università di Palermo a un progetto di diffusione della cultura di impresa e di scouting di nuove idee imprenditoriali.

Ho all’attivo la pubblicazione del paper scientifico ” The nexus knowledge-market and innovation in university education: lessons learned from university start ups”, presentato per la track Entrepreneurship alla 13th Conferenza dell’European Academy of Management (EURAM 2013), tenutasi ad Istanbul il 26-29 giugno 2013.

Appassionatami ai temi dell’innovazione e delle startup, ho deciso di impegnarmi in prima persona per sensibilizzare giovani e meno giovani ai temi dell’autoimprenditorialità e della costruzione del proprio futuro che oggi passa, inesorabilmente, per l’ideazione e la realizzazione di nuove iniziative imprenditoriali a carattere innovativo, ecosostenibile e culturale. Mi trovate su Partannalive.it con la rubrica “Eureka! Il futuro a cui non pensavi”, dedicata totalmente a questi temi.

Sono Presidente dell’Associazione Culturale “Grow Up”, con sede a Partanna, creata nel 2013.

Sono una Digital Champion, ambasciatrice dell’innovazione del mio comune, Partanna.

Appassionata di tecnologia, fotografia, viaggi, sport, musica e poesia, ho curiosità per tutto quello che mi circonda. Più si conosce, più si vuole conoscere e più ci si sente piccoli al cospetto del mostro sacro del “sapere”.