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Posted on Feb 15, 2016

SELFIEmployment: nuovi incentivi per i giovani imprenditori

SELFIEmployment: nuovi incentivi per i giovani imprenditori

Il Fondo SELFIEmployment, gestito da Invitalia sotto la supervisione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, finanzia l’avvio di piccole iniziative imprenditoriali promosse da giovani NEET, attraverso la concessione di prestiti a tasso zero, non assistiti da nessuna forma di garanzia reale e/o di firma rimborsabili in massimo 7 anni con rate mensili posticipate che partono dopo sei mesi dalla concessione del prestito. In particolare, i prestiti erogabili sono ripartiti in:

  • Microcredito, concesso per un importo compreso tra 5.000 e 25.000 euro;
  • Microcredito esteso, concesso per un importo compreso tra 25.000 e 35.000 euro;
  • Piccoli prestiti, concessi per importi compresi tra 35.000 e 50.000 euro.

I beneficiari dell’agevolazione sono rappresentati da:

  • Giovani tra i 18 e i 29 anni;
  • NEET (Not in education, employment or training), cioè senza un lavoro e non impegnati in percorsi di studio o di formazione professionale;
  • Iscritti al programma Garanzia Giovani e con l’attestato di partecipazione al percorso di accompagnamento di cui alla misura 7.1 del PON IOG.

Attraverso tale strumento agevolativo, i giovani potranno avviare iniziative di autoimpiego e di autoimprenditorialità presentando la domanda nelle seguenti forme:

  1. Imprese individuali, società di persone, società cooperative composte massimo da 9 soci, costituite da non più di 12 mesi rispetto alla data di presentazione della domanda, purché inattive, o non ancora costituite, a condizione che vengano costituite entro 60 giorni dall’eventuale ammissione alle agevolazioni;
  2. Associazioni professionali e società tra professionisti costituite da non più di 12 mesi rispetto alla data di presentazione della domanda, purché inattive.

I settori finanziabili rientrano nella produzione di beni, fornitura di servizi e commercio, anche in forma di franchising, quali: turismo  e servizi culturali e ricreativi, servizi alla persona, servizi per l’ambiente, servizi ICT, risparmio energetico ed energie rinnovabili, servizi alle imprese, commercio al dettaglio e all’ingrosso, trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli, ad eccezione dei casi di cui all’articolo 1.1, lett. c), punti i) e ii) del Reg. UE n. 1407/2013.

Sono esclusi i settori della pesca e dell’acquacultura, della produzione primaria in agricoltura e,  in generale, i settori esclusi dall’articolo 1 del Regolamento UE 1407/2013.

La domanda e il relativo business plan possono essere inviati dal 1° marzo 2016 alle 12.00 esclusivamente online, attraverso la piattaforma informatica di Invitalia.

Per maggiori informazioni clicca qui.